Il Sinis: un tempio sul mare, un villaggio da Far West e le spiagge di riso

Il Sinis: un tempio sul mare, un villaggio da Far West e le spiagge di riso

Siamo sempre alla ricerca di soluzioni per il week end: un po’ di tempo all’aria aperta, un luogo che sia adatto ai bambini e che mi lasci la voglia di raccontare una storia: la Penisola del Sinis gode di tutte queste caratteristiche e molto di più.

La Penisola del Sinis

La penisola del Sinis si trova nella zona centro-occidentale della Sardegna ed è una lingua di terra che congiunge mare e terra, nel territorio di Cabras.
Vi suggerisco in breve solo alcune delle meraviglie che potete visitare con i bambini, ma le attrazioni di queste zone sono innumerevoli e anzi, ogni consiglio è ben accetto!

Tharros

Sinis

A Sud di Oristano sorge Tharros, uno dei siti archeologici più belli e significativi della Sardegna.
La particolarità di quella che di fatto è una vera e propria città punico-fenicia nata su un’area già frequentata in età nuragica è il fatto di essere un museo a cielo aperto composto da resti di abitazioni, templi, fortificazioni, terme e necropoli. Imperdibili i resti del Tempio Tetrastilo con le due colonne (ricostruite successivamente) che svettano come una cornice davanti ad un panorama favoloso.

Nello stesso sito è possibile visitare la Chiesa di San Giovanni e la Torre di San Giovanni dalla sommità della quale l’ l’effetto wow è assicurato.

Lo sapevi che: è partito il progetto “3D Archeovision – Tharros. Attraverso l’utilizzo di strumenti interattivi tutti i visitatori di Tharros Area Archeologica e del Museo Civico “Giovanni Marongiu” di Cabras potranno interagire e immergersi in modo divertente e affascinante nel ricco patrimonio archeologico del territorio.

Terminata la visita potete fermarvi a fare un aperitivo nei numerosi locali che costeggiano la spiaggia e la passeggiata verso il parcheggio.

Cabras – Museo Archeologico Giovanni Marongiu 

In questo museo sono custoditi alcuni esemplari dei Giganti di Mont’e Prama, la maggiore scoperta archeologica di fine XX secolo nel Mediterraneo.
A Cabras troverete sei statue, insieme a quattro (su 16 totali) modellini di nuraghe rinvenuti negli scavi. Le altre sono nel museo archeologico di Cagliari. Grazie a un touch screen, puoi esplorare virtualmente tutto il complesso scultoreo.
Sono delle statue imponenti e affascinanti che da sole valgono la visita al museo.

Villaggio di San Salvatore di Sinis

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Il Villaggio di San Salvatore è un paese formato da piccole casette dette sas cumbessias, raccolte intorno ad una piazza e con una piccola chiesa.
La chiesa di San Salvatore nasce sulle ceneri di un santuario preistorico e pagano scavato nella roccia. Visitandola potrai entrare nel cuore di pietra e roccia come in una grotta.

San Salvatore sembra un paese fantasma ma in realtà si anima in occasione della festa del santo. Il primo sabato di Settembre si svolge infatti la Corsa degli Scalzi, uno degli eventi identitari più suggestivi e sentiti della Sardegna. La processione coinvolge oltre 800 curridoris in saio bianco che accompagnano a piedi nudi su un lungo sterrato il santo dalla chiesa di santa Maria Assunta di Cabras al paese. Il giorno seguente ritornano a Cabras facendo il percorso inverso.
Inoltre il villaggio di San Salvatore è diventato famoso per essere stato il set di alcuni film del filone “spaghetti western” all’Italiana. In effetti a passeggiare per le sue stradine sterrate e polverose ti aspetteresti di trovare un saloon o un cowboy a cavallo.

Spiagge del Sinis

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Le spiagge del Sinis sono tutte meravigliose, sono tantissime e vi dirò di più alcune hanno proprio delle caratteristiche uniche. Ne elenco solo qualcuna ma vi assicuro che potrebbe volerci tutta l’estate per visitarle tutte.

Is Arutas: la puoi visitare proprio passando dal Villaggio di San Salvatore. Certamente è una delle spiagge più famose della penisola del Sinis ma anche di tutta la Sardegna. La riconosci per il mare turchese ma soprattutto perché la sabbia sembra fatta di chicchi di riso di varie dimensioni e colori.

Mari Ermi: spiaggia gemella di Is Arutas caratterizzata dalla stessa fine sabbia dorata con piccolissimi ciottoli di quarzo bianco e rosa.

Putzu Idu: La definirei la spiaggia familiare più comoda della zona, acqua bassa, lungo litorale e diversi servizi.

Sa Mesa Longa: menzione speciale per sa Mesa Longa, che io non conoscevo e ho amato. La prima parte della spiaggia è piuttosto riparata e sembra una vera piscina. E’ caratterizzata da una barriera di scogli bassi e rocce che creano uno scenario perfetto per le avventure dei bambini. Inoltre proprio qui c’è una vasta e bellissima area sosta per i camper.

Dove Mangiare Cabras/ Oristano

Cabras: Ristorante i Giganti
Oristano: Osteria Da Renzo

Tutta la penisola del Sinis è caratterizzata da un perfetto mescolamento di sacro e profano. Strati e strati di storia e culture che vivono ancora oggi per essere visitate da noi. Il Sinis è la prova che le contaminazioni generano bellezza, cosa aspettate a visitarla?

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