12 ore di volo con un bambino piccolo: come sopravvivere

12 ore di volo con un bambino piccolo: come sopravvivere

Parliamoci chiaro, un volo di 12 ore e’ oggettivamente impegnativo per tutti.
Figuriamoci per un bambino di meno di due anni e per l’adulto che se ne occupa.

Però si sopravvive e ora ti spiego come.

La scelta del volo

La scelta del volo elimina metà della rogna e tu dirai, grazie alla pera.
Per me vale la pena investire soldi e tempo nella ricerca di voli diretti e con buoni orari.
Se parti per esempio di pomeriggio, prima o poi arriverà il santo momento della nanna, dove si spera i bambini crolleranno qualche ora.

La scelta del posto

Alcune compagnie consentono di scegliere e prenotare i posti in fase di prenotazione, altre successivamente.
Dove possibile, prenota e conferma sempre la culla, e’ piuttosto stretta e regge fino a 12 kl ma può essere d’aiuto in alcuni casi. In particolare, prenotare la culla può aiutarti ad ottenere i posti a sedere dove la culla viene posizionata, che solitamente sono in cima alla fila, consentono uno spazio maggiore per le gambe oltre che di movimento per i bambini.

A tal proposito ti segnalo Seatguru dove, inserendo gli estremi del  volo, puoi vedere la conformazione tecnica dell’aereo e tutti i dettagli sui posti.

Dunque bando alle ciance.

Affrontare un viaggio di 12 ore con un bambino piccolo è un impresa che va affrontata su tre fronti:

  • Equipaggiamento Tecnico
  • Intrattenimento 
  • Medicine e salute 

12 ore di volo con un bambino piccolo: quando il bagaglio a mano diventa fondamentale

Nel bagaglio a mano è fondamentale avere un cambio completo a bambino, a seconda dell’età anche due.
Inoltre è preferibile un cambio base anche per la mamma e/o papà. Sappiamo bene che basta un attimo che il bambino ti imbratti di colori o cibo o nella peggiore delle ipotesi ti vomiti addosso. Perché sì, i bambini vomitano e le statistiche affermano che di solito accade in braccio alla mamma.

Avere un cambio completo nello zaino e’ anche una soluzione di emergenza nella tragica eventualità non arrivino i bagagli. Così, quando arriverai a destinazione stanca, sporca di vomito e senza bagaglio potrai almeno farti una doccia e avere un cambio pulito. Senti a me!

In più nel bagaglio a mano io porto sempre:

  • una felpa più pesante, (specialmente in alcuni aerei, c’è un freddo veramente polare)
  • calze antiscivolo
  • berretto di cotone
  • copertina o meglio ancora una pashmina. Io le porto sempre in viaggio di varie grammature, funzionano come sciarpa, coperta, tappeto all’occorrenza.

Quando torno devono essere sterilizzate nell’acido praticamente, ma fanno il loro lavoro.

Nell’attrezzatura tecnica consiglio anche un biberon e i comfort food del tuo bambino, quei biscotti che adora o quella merendina che sogna e che magari non gli concedi mai.

Intrattenimento: che faccio 12 ore con un bambino piccolo in aereo?

Per alcuni potrà sembrare esagerato ma per me è un aspetto fondamentale. Un bambino piccolo solitamente non ha una soglia di attenzione molto alta e non guarda la televisione.

Inoltre spesso non usano neppure i giochi classici che occupano tra l’altro, molto spazio. Allora voi direte embè che mi invento? Uno spettacolo di burattini?

Anche, ma io in questi casi ho un grande alleato: Tiger.

Dico Tiger ma potrei dire una merceria, quello che trovate in casa, una cartoleria ben fornita.
Io mi armo fino ai denti non tanto di giochi, quanto di materiali di vario tipo per intrattenere e inventare attività stile Art Attack, dunque: scotch colorato, colla, ma anche adesivi tridimensionali, finti occhi da attaccare, elastici, stecchini colorati, cartoncini, post-it, pezzi di stoffa e di velcro e chi più ne ha ne metta. Lasciati ispirare e pensa a ciò che incuriosisce maggiormente il tuo bambino e che rappresenta per lui una novità.

Inoltre per me i fondamentali sono :

  • Pennarelli lavabili e fogli
  • Un pezzettino di didò con annesso coltellino e mini attrezzi
  • Qualche pezzo di Lego adatto all’età.

La regola madre e’ ovviamente quella custodire in segreto il bottino fino al momento del decollo e di centellinare i giochi, lasciando per i momenti di crisi e di maggiore noia gli assi nella manica.

Il reparto salute, le medicine

Nel mio kit da volo non possono mancare :

  • Tachipirina o Nurofen
  • termometro
  • spray per il naso
  • melatonina.

In volo può succedere di tutto, un mal di orecchio improvviso o qualche altro dolore.
Nel caso invece abbia intrattenuto il pargolo per ore, sia arrivato il momento in cui solitamente va a letto ma sia troppo eccitato o stanco per dormire io gli sparo 6 gocce di melatonina e aiuta, non sempre ma aiuta.

Ecco, credo di aver finito.

Quello che posso dirti al di là di tutti questi consigli e’ che ci saranno voli più fortunati di altri ma la cosa più importante è affrontare il tutto con estremo entusiasmo, anche finto ma fallo, perché è contagioso!

Enfatizzate ogni novità, ogni scoperta e anche se volete soltanto fingervi morti resisteste, 12 ore sono lunghe ma poi passano e tutto viene ripagato, ve l’assicuro.

 

Per conoscere invece il mio kit di medicinali da viaggio guarda qui

 

Il Castello di Acquafredda a Siliqua

Il Castello di Acquafredda a Siliqua

Il Castello di Acquafredda si erge imperioso sopra una collina di origine vulcanica e si trova a circa 4 km dal paese di Siliqua in provincia di Cagliari.

Lo guardi da lontano e pensi: dobbiamo arrivare fin lassù??

Ebbene si, e ora vi racconto come.

Il Castello

 

castello di acquafredda

Il Castello di Acquafredda è una struttura fortificata risalente al Medioevo, si attribuisce la sua costruzione al Conte Ugolino della Gherardesca che qualcuno, con una memoria migliore della mia, ricorderà nella Divina Commedia, dove Dante gli riserva, manco a dirlo, una brutta fine.

E’ stato decretato Monumento Naturale, si erge su un colle di origine vulcanica e la natura dentro la quale si è sviluppato lo caratterizza come le pietre che lo costituiscono.

Appena arrivati potrete lasciare la macchina in un comodo parcheggio alla base della camminata che porterà al Castello, dove c’è un piccolo bar e i servizi.
Qui si sviluppa un bosco artificiale di eucalipti e una pineta dove è stata predisposta una zona con tavoli da picnic.

La salita verso il Castello

 

Il castello è composto da diversi livelli  e diverse tappe, utili anche per tirare il fiato, riposarsi e godersi il panorama: Il Borgo, La Torre Cisterna, La Torre di Guardia e il Mastio.
Noi siamo arrivati fino alla base del Mastio, visitando anche la Torre Cisterna.
Il corpo centrale, il cuore della fortezza, non è aperto al pubblico.
Le tappe si raggiungono attraverso scale in pietra e strette scale in legno nell’ultima parte.

Quello che posso raccontarvi è che si tratta di un percorso molto bello con scorci di panorama di rara bellezza.
Più sali, più vedi, più ti si riempie il cuore.

castello di acquafredda

Il colle più in alto presenta la tipica macchia mediterranea con ginepro, lentischio e olivastri secolari.

Dall’alto si gode un magnifico panorama delle valle del Cixerri, degli stagni di Cagliari, della Marmilla e dell’Iglesiente.


Qualche suggerimento

 

Tuttavia è necessario considerare che si tratta di un percorso tutto in salita, piuttosto ripido.
Per i bambini sotto i 4 anni potrebbe essere piuttosto stancante. Considerate dunque il tipo di bambino e la possibilità di doverlo caricare in spalla 🙂

La mia seienne l’ha fatta di corsa, il marito con il fagotto di 11 kg abbastanza in scioltezza, io mmm, lasciamo perdere.

E’ possibile visitare il castello senza guida tutti i giorni dalle 10 alle 18.

Per fare una visita guidata, che sicuramente vi farà apprezzare maggiormente questo luogo pieno di storia è necessario prenotare qualche giorno prima, per tutti i riferimenti vi indico il sito ufficiale.

Una settimana in Portogallo in camper

Una settimana in Portogallo in camper

C’è chi sogna di vedere la torre Eiffel e chi di passeggiare per Times Square, io invece ho sempre desiderato visitare il Portogallo in camper on the road.

Saranno stati i racconti fiabeschi e le immagini di questi luoghi o forse piuttosto un certo tipo di atmosfera, un profumo, una musica legata ad essi. Insomma io questo viaggio lo sognavo da  così tanto che, dopo aver superato la febbre a 48 ore dalla partenza, l’ansia totale dell’organizzazione a 4 ho aspetto di essere seduta sull’aereo per realizzare di esserci riuscita.

Sommario:

Come organizzare un viaggio in Portogallo in camper

Vi spiego un po’ come ci siamo organizzati ma è chiaro che ognuno ha le sue tecniche e i suoi accorgimenti. Noi, come accade spesso abbiamo comprato i biglietti Rayanair molto molto tempo prima. Tendiamo a suddividere le spese delle vacanze durante i mesi, compriamo prima i biglietti poi paghiamo l’alloggio e per finire eventuali extra. Siamo arrivati e partiti da Porto ma è certamente più comodo, per chi vuole fare un viaggio itinerante, ripartire da Lisbona o viceversa in modo da ottimizzare i tempi.

Come affittare un camper in Portogallo

Questa volta abbiamo deciso di metterci alla prova e abbiamo affittato un camper, la nostra casa per 6 notti. Ci siamo appoggiati ad Europe Car che a sua volta si è appoggiata a Mac Rent. Ci siamo trovati bene fino al momento in cui ci hanno trattenuto una buona parte della caparra per un danno irrisorio che avevamo prontamente segnalato. Mi è parso un modo poco onesto di gestire la situazione addebitandoci un costo spropositato rispetto al piccolo danno reale. Il camper in questione era un mansardato 6 posti con l’attrezzatura da cucina completa e compreso di lenzuola, coperte e asciugamani.
Il Portogallo è un paese molto accogliente e sicuro per i Camperisti. E’ possibile infatti fare sosta libera senza problemi in moltissime località. Tuttavia il mio lato organizzativo non ha potuto fare a meno di tirar giù un itinerario di massima e di andare alla ricerca dei migliori campeggi nei pressi delle mete che avrei voluto visitare.

Vediamo un po’ insieme le tappe di questo viaggio nel quale ho capito per la prima volta che la saudade, quella sorta di malinconica nostalgia, esiste davvero.

1 Giorno Portogallo in camper: Porto

Il volo è atterrato nel pomeriggio per cui abbiamo deciso di non affittare subito il camper ma di dormire una notte a Porto in modo da ambientarci e non doverci mettere subito in strada, anche perché le operazioni di affitto sono piuttosto lunghe.

Dove dormire a Porto: Pensione Favorita

portogallo in camper

Se decidete di dormire a Porto vi consiglio questo piccolo albergo in pieno centro dove ho lasciato il cuore e al quale anche volendo non riesco a trovare un difetto. A dirla tutta questo piccolo gioiello mi è stato consigliato dalla mia cara amica Elena, grande viaggiatrice.
La Pensão Favorita è un’antica casa completamente ristrutturata che conserva tuttavia un’aria vintage e rétro che la rende un luogo pieno di personalità e sentimento. C’è una zona comune con divani e poltrone di velluto e un piccolo giardino incantato dove puoi far colazione o rilassarti sotto il pergolato in fiore. Le camere sono ampie, perfette nella loro essenzialità e pulitissime. La nostra aveva anche un piccolo terrazzino e un bagno con una doccia di pietra enorme.

La Pensione Favorita è  un luogo speciale anche perché gestito da persone splendide. Sono rimasta davvero colpita dalla gentilezza, dalla dolcezza e dal naturale senso di accoglienza delle proprietarie. Sarei rimasta un mese a farmi coccolare da loro e dalle loro fantastiche colazioni.

Cosa vedere a Porto in due giorni

Porto è davvero una città meravigliosa, per me è stato un vero colpo di fulmine. Nonostante ci siano molti sali e scendi è piuttosto contenuta e si gira benissimo a piedi in poco tempo.
Il mio consiglio in effetti è quello di passeggiare e perdersi nelle sue viuzze strette, stare con il naso all’insù, lasciarsi trasportare dai suoi profumi e dai suoni del Fado. Scoprirete ovunque scorci pittoreschi, palazzi ricoperti di azulejos, chiese meravigliose e botteghe caratteristiche.

Vi lascio gli “ imperdibili” :

Libreria di Lello e Irmao

portogallo in camper

Si tratta indubbiamente di una delle librerie più belle e scenografiche del mondo. Costruita intorno alla fine del 1800 interamente in legno, nonostante sembri un museo in realtà è una vera libreria con una vastissima scelta di titoli e categorie. Si paga un biglietto che si acquista in un negozio accanto, le famiglie con i bambini hanno la precedenza ( In Portogallo quasi ovunque vale questa regola di buon senso quindi approfittatene).
Se decidete di comprare un libro vi verrà scalato il costo del biglietto.
La Libreria di Lello e Irmao si dice sia stata utilizzata per girare delle scene di Harry Potter. Per questo motivo è diventato un posto molto turistico. Dunque è possibile trovare molta fila e un capannello di persone agguerrite per fare la foto del momento sulle imponenti scale rosse.

Da Rue De Carmelitas fino alla Ribeira

portogallo in camper

Proprio accanto alla Libreria trovate la Clerigo Tower ( troppo stretta e troppi scalini non abbiamo neppure provato a salire). Proseguendo per questa via trovate la chiesa Igreia dos Carmelitas e immediatamente accanto quella più piccola Igreia Do Carmo, con una delle facciate azzurre più fotografate di Porto. Da qui potete anche prendere il tram 22 che vi porta direttamente all’ultima fermata, la Chiesa di San Ildefonso. Se invece camminate verso Sud troverete la Piazza della Libertà con la statua Equestre di Re Pietro IV. Li vicino c’è la stazione ferroviaria di Sao Bento con i suoi azulejos.

Dalla Piazza della Libertà seguite Rua de Mousinho da Silveira fino a raggiungere Rua Da Bolsa. Qui potete visitare il Palacio da Bolsa e vicino troverete una delle chiese più belle di Porto ossia quella di San Francesco.

Proseguendo sempre più giù arrivate alla Ribeira, il quartiere caratteristico che costeggia le rive del fiume Duero e dal quale si vede l’imponente Ponte Dom Luis.

E’ un quartiere pieno di vita e localini dove mangiare, fare una passeggiata ammirando le tradizionali casette colorate e stare ad ascoltare i talentuosi artisti di strada che si esibiscono nel lungo fiume.

Cosa mangiare a Porto

A Porto così come in tutto il Portogallo è facile mangiare bene e spendere poco. Io mi sono dedicata soprattutto al pesce e al famoso baccalà servito in mille e uno maniere ma il piatto tipico della città è la Francesinha.
La Francesinha è una ciccionata di prim’ordine, ossia un maxi toast da mangiare con forchetta e coltello che comprende al suo interno salsiccia, prosciutto ed è coperto da formaggio fuso e affogato nella salsa alla birra.
Se sopravvivete è molto gustoso :).

2 giorno Portogallo in camper I Costa Nova do Prado

portogallo in camper

Il Secondo giorno nel pomeriggio abbiamo finalmente preso in affitto il nostro camper. Le operazioni burocratiche ci hanno impegnato almeno 2 ore per cui abbiamo deciso di dirigerci in una località piuttosto vicina e in un campeggio per avere le comodità legate ad esso.
Costa Nova è un paesino sul mare caratterizzato dalle ormai famose casette a righe colorate. In estate me lo immagino brulicante di turisti e negozietti in un lungo mare davvero bello e ampio. Noi l’abbiamo visitato in un marzo deserto e ha comunque il suo fascino. Dopo aver fatto mille foto ad ogni casetta ci siamo fermati per fare la seconda colazione in un bar con i pasteis de nata, un pasticcino portoghese a forma di piccolo cestino a base di pasta sfoglia e uova.

Dove dormire in Portogallo in camper I Camping Costa nova.

La prima tappa con il camper è stato il Camping Costa Nova. Si trova immediatamente a ridosso di una spiaggia meravigliosa di dune e sabbia bianca, immensa e sferzata dal vento. Il campeggio era completamente vuoto ma ha comunque grandi spazi per i camper e tutti i servizi necessari oltre che un piccolo parco giochi per i bambini. Lo consiglio vivamente.

3 Giorno: Batalha- Nazarè

portogallo in camper

Il terzo giorno ci siamo svegliati presto causa sveglia umana data dai bambini e dopo aver giocato un po’ in spiaggia e fatto colazione siamo partiti alla volta del Monastero di Batalha, che in Italiano si legge Battaglia, presso l’omonimo paese nel distretto della Leiria.
Desideravo visitare questo posto da tanto e non ha deluso le mie aspettative.

Si tratta di un complesso imponente in stile gotico del 1300 con parti in stile Manuelino che comprende una chiesa con relativo chiostro e cappella.
Non vi parlerò degli aspetti tecnici di questo luogo ma vi assicuro che vale la pena visitarlo. Ammirate la sua navata e i giochi di luce creati dalle vetrate policrome, la cappella incompiuta dove il tetto mancante lascia spazio al cielo azzurro. Infine il chiostro che abbraccia un meraviglioso giardino fatto di corridoi, archi e colonne decorati come vere e proprie opere d’arte.
Il biglietto soprattutto per le famiglie, come in tutti i luoghi del Portogallo è veramente piccolo: 6 euro.

Nazarè

Portogallo in camper

Abbiamo deciso di dormire nuovamente vicino al mare così ci siamo diretti verso l’Oceano e in particolare verso una delle località più famose per gli amanti delle onde e del Surf: Nazarè.
Siamo andati per curiosità a vedere la spiaggia e abbiamo scoperto una zona panoramica meravigliosa. Dopo aver messo a livello il camper abbiamo deciso di dormire in libera proprio di fronte al mare.

Abbiamo fatto un aperitivo al tramonto, trascorso una notte cullati dal suono delle onde e visto un alba rosa sul mare che non dimenticherò mai. Viaggiare in Portogallo in camper significa soprattutto poter godere di questo.

4 Giorno I Obidos- Cabo Carvoeiro- Peniche

Portogallo in camper

La mattina del quarto giorno abbiamo visitato il farò di Nazarè, lo spettacolo di questo posto non si può descrivere: onde e colori unici.
Partiamo alla volta di Obidos che come recita la frase all’ingresso del paese è “il posto più bello del Portogallo”.

E’ incredibile come un paesino così minuscolo sia allo stesso tempo così ricco e bello da visitare. Si tratta di un piccolo borgo medievale, contornato da mura merlate e da un vero e proprio castello.
Obidos ha un romantico centro storico fatto di viuzze acciottolate, muri colorati e piante rampicanti, casette bianche, balconcini fioriti, portoncini da fiaba e decorazioni. Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarlo con poca gente e poterci godere le piccole botteghe, le degustazioni del liquore tipico alla ciliegia detto la Ginja servito in piccole tazze di cioccolato. In realtà Obidos è quel genere di posto che ho fatto fatica a lasciare. Avrei voluto viverlo qualche giorno in più: dormire in una delle sue casette bianche fasciate di colori, cenare in un ristorantino al chiarore delle lanterne e fare colazione sotto i glicini in fiore.

Cabo Carvoeiro

Siamo ripartiti alla volta di Peniche dove si trova il campeggio nel quale abbiamo deciso di dormire e fatto tappa al faro di Cabo Carvoeiro preceduto da una scogliera a strapiombo sul mare spesso agitato. Consiglio una bella passeggiata tra le rocce per ammirare in lontananza i faraglioni e godere del panorama unico tra la scogliera e il  mare.

Camping Peniche Praia.

Il campeggio non è nulla di che ma per una notte è andato più che bene. Dopo aver cucinato, fatto la doccia e visto un altro bellissimo tramonto siamo crollati tutti veramente presto.

5 giorno in Portogallo in camper I Sintra

Portogallo in camper

Il quinto giorno decidiamo di arrivare a Sintra, un altro dei mie sogni da sempre.
Partiamo presto e  parcheggiamo il camper in un area di sosta dietro un campo sportivo. Da li è possibile prendere il pullman 434 o un taxi che ti porta in pochi minuti nel centro della città. Noi ci siamo concentrati sui giardini di Quinta da Regaleira.

Proprio accanto al centro storico di Sintra sorge la Quinta da Regaleira.
Lo definirei un bosco magico, un parco giochi per grandi e piccini. Si tratta nello specifico di una tenuta di 4 ettari, patrimonio dell’ Unesco immersa in un parco lussureggiante pieno di attrazioni come grotte, sentieri nascosti, labirinti misteriosi, pozzi a spirale, terrazze panoramiche, piazze, fontane, torrette da scalare e un palazzo con le fattezze di un vero castello delle fate.

Il parco è estremamente fruibile. Potrai perderti nei sentieri sotterranei e sbucare da un’altra parte, addentrarti nel labirinto per scoprire una stanza misteriosa o un giardino nascosto.

Si tratta di un parco incantato e pieno di mistero, riferimenti esoterici e simboli. Un polmone verde di piante e alberi di ogni tipo che lo rendono un luogo unico dove perdersi e ritrovarsi. Io non sarei andata più via.

Dopo le ore trascorse nel parco siamo andati a fare un giro nel centro storico di Sintra che è proprio un paesino fatato con i suoi castelli e stradine. Purtroppo non abbiamo avuto il tempo e le forze per visitare il resto. Dopo aver mangiato qualcosa ci siamo rimessi in cammino poiché dovevamo iniziare la nostra risalita verso Porto.

Dopo quasi due ore di Camper arriviamo infatti a Tomar al campeggio Redondo.

6 giorno I Tomar e Fatima

Portogallo in camper

Abbiamo deciso di spezzare il viaggio verso Nord facendo una tappa intermedia al centro del Portogallo e fermandoci a Tomar. La scelta è dipesa anche da questo campeggio che volevo usare come jolly per rilassarci gli ultimi giorni di vacanza.

Il campeggio Redondo infatti  è un piccolo paradiso immerso nella campagna Portoghese.Si tratta di un campeggio piuttosto piccolo ma per fortuna abbiamo trovato posto proprio davanti ad un immenso prato di margherite e di ulivi.

La sua bellezza è nella natura nella quale è immerso, nella pace, nel silenzio e nella estrema gentilezza dei proprietari che ti accolgono calorosamente facendoti sentire a casa.

Menzione speciale per i  tre pony che pascolano liberi nel campeggio, mia figlia ha potuto coccolarli per interi pomeriggi, spazzolandoli e facendo anche una breve cavalcata.
La mattina al camping Redondo arriva un signore che vende il pane fresco, insomma è il posto ideale per ricaricare le batterie.

Tomar Monastero dei Templari, Convento dell’Ordine del Cristo

Portogallo in camper

Tra i Monasteri più importanti del Portogallo svetta quello di Tomar, patrimonio dell’ Unesco. Si tratta di una fortezza originariamente appartenente all’ordine dei Cavalieri Templari costruita nel XII secolo. Con la dissoluzione l’ Ordine dei Templari si trasformò nel Ordine del Cristo e prese possesso di questa imponente costruzione.

Il castello è costituito sopra una collina dalla quale si può ammirare il panorama circostante. Abbiamo trovato posto nel parcheggio immediatamente sotto le mura ma è piuttosto piccolo. La costruzione è enorme e si divide tra chiostri tappezzati di azulejos, fontane imponenti, scale sinuose, lunghi corridoi, vetrate e un giardino immenso. La chiesa inoltre è davvero bellissima.

Fatima

E’ un luogo sacro che non ha bisogno di presentazioni. Mi aspettavo un baraccone come in molti altri luoghi di pellegrinaggio e invece ho trovato un luogo pieno di pace e raccoglimento. Nessuno che vende o compra nulla. Fuori dalla chiesa principale è posizionato una sorta di braciere dove si possono far bruciare le candele di varie dimensioni come promessa o preghiera e le candele sono gratis.

Cosa mangiare in Portogallo

Portogallo in camper

In Portogallo si mangia molto bene. Mi ha molto colpito non aver mai dovuto faticare per trovare un ristorante valido. Praticamente ovunque, anche nei luoghi più turistici o affollati dove ti aspetti sempre una qualità minore e un prezzo più alto abbiamo trovato cibo di qualità a prezzi più che onesti.
Il pesce e i prodotti del mare sono sicuramente i protagonisti, in particolare il baccalà che viene cucinato in mille e uno modi, molto gustosi. Ma anche cozze, gamberi, salmone e altri pesci di mare. Vi consiglio in particolare le zuppe e i secondi di pesce che vengono quasi sempre accompagnati da un contorno di verdure e riso bianco compreso nel piatto completo.

Coimbra I Portogallo in Miniatura

Risalendo verso Porto abbiamo fatto tappa a Coimbra che si trova proprio al centro del Portogallo.
Devo subito ammettere che avendo poco tempo a disposizione ho deciso di accontentare i miei figli e regalargli qualche ora in un luogo completamente dedicato ai bambini: il Portogallo in Miniatura detto Portugal Dos Pequenitos.
Si tratta di un bel parco all’aperto che ripercorre la storia del Portogallo e dove sono riprodotte le principali attrazioni in miniatura del paese.
Devo dire che è veramente ben fatto per cui risulta piacevole anche per gli adulti.
I bambini si divertiranno molto ad entrare e uscire dalle piccole casette tipiche, giocare nei monasteri e nelle piazze in miniatura. E’ inoltre presente un piccolo parco giochi in un bel giardino oltre che una stanza adibita ai lego.

7 Giorno I Villa Nova Do Gaia

Portogallo in camper

Risalendo verso Porto, decidiamo di trascorrere l’ultimo giorno di vacanza vicino al mare ma allo stesso tempo vicino all’aeroporto dovendo restituire il camper e poi partire il giorno seguente.

Villa Nova do Gaia è la località di mare più vicina a Porto e la zona dove sono collocate il maggior numero di cantine del famoso liquore Portoghese. Qui potrete fare una passeggiata o un bagno se il tempo lo permette in una spiaggia molto bella, con una lunga passeggiata con pista ciclabile che costeggia numerosi locali e baretti. La spiaggia è caratterizzata da enormi rocce che possono essere utilizzate per cercare ombra o per essere scalate dai bambini.

Spero di essere riuscita ad esprimere almeno in parte il mio amore per questo viaggio e questo paese.

Le città, il mare, i panorami ma anche i piccoli paesi, i monasteri ma anche l’atmosfera, il cibo, le persone. Non potrò mai dimenticare i Portoghesi, persone di una gentilezza disarmante, sorridenti, accoglienti e genuine. Quel tipo di essere umano che che prende in braccio il tuo bambino per farti mangiare e che lo controlla un po’ come fosse il suo. Ho percepito un atmosfera simile ai paesi di un tempo dove tutti si conoscono e tutti si aiutano, anche se hanno poco o nulla.

Dunque Muy Obrigada Portogallo, ci rivedremo presto.

 

Se vuoi scoprire come è nata la nostra passione per i viaggi in camper puoi leggere il resoconto del nostro primo week end in camper in Sardegna.

Un assaggio di Austria con i bambini

Un assaggio di Austria con i bambini

Le vacanze in Austria con i bambini sono quasi una garanzia.

Servizi e strutture offrono livelli altissimi in ogni stagione decidiate di visitarla. Metteteci in più una proposta naturalistica infinita, mille attività diverse e città bellissime e troverete il motivo del vostro prossimo viaggio.

Vi racconto dunque solo una piccola fetta di quello che offre questa regione. Noi l’abbiamo visitata d’estate, prendendo un traghetto dalla Sardegna. Il viaggio è piuttosto lungo per cui abbiamo fatto una tappa intermedia in Alto Adige. In realtà, per chi risiede in Nord Italia è una meta comoda e facile da raggiungere.

Dove dormire in Austria con i bambini: Hallein e Salisburgo

 

austria con i bambini

Abbiamo deciso di soggiornare fuori dalle grandi città per contenere i prezzi incredibili, soprattutto in alta stagione.
Un buon compromesso è stato dormire ad Hallein, una cittadina a 20 minuti da Salisburgo, raggiungibile comodamente in treno o in macchina.

Pension Sommerauer

La Pension Sommerauer è gestita molto bene da Christine che parla perfettamente l’Italiano ed è estremamente gentile e disponibile per tutto.
I lati positivi sono: il costo contenuto, la piscina e il giardino, compreso di giochi per bambini, la colazione buona e abbandonante.
D’altra parte, l’aspetto negativo è la vicinanza con l’autostrada che soprattutto di notte non garantisce quel silenzio che ci si aspetta da un posto di questo tipo. Noi tra l’altro, abbiamo anche beccato un momento di caldo anomalo con zanzare e senza zanzariere, quindi siamo stati un po’ sfortunati !!

Austria con i bambini: le gite da Hallein

 

Salisburgo

austria con i bambini

Salisburgo si trova a due passi ed è una città meravigliosa. Noi non amiamo concentrarci sulle città e solitamente preferiamo mete più naturalistiche. In ogni caso abbiamo fatto una bella passeggiata lungo il fiume che la divide a metà, perdendoci nelle stradine caratteristiche del centro.

Siamo poi rimasti “incastrati” in un parco giochi appena sotto la Fortezza dal quale è stato impossibile smuovere nostra figlia. È sicuramente una città ricca di attrazioni, moltissime per i bambini, quindi merita un soggiorno di più giorni.

Vi segnalo, tra le tante: la funicolare per salire sulla Fortezza che sovrasta la città, dove c’è il museo delle marionette. Una visita alla Casa di Mozart, una mini crociera su un battello dove i bambini sono i veri protagonisti, capitani della barca con tanto di timone e cannocchiale.

Il Lago Wolfgangsee, il trenino a vapore e un panorama senza eguali

austria con i bambini

Il secondo giorno decidiamo di dedicarci un po’ alla natura, complice una bella giornata di sole.
Arriviamo con la macchina al  Lago  Wolfgangsee. Qui abbiamo fatto il biglietto combinato battello + treno.
Dopo un breve giro sul traghetto che attraversa un lago luccicante e costeggia alcune case vacanze, siamo arrivati alla fermata per prendere il trenino.

Da qui siamo saliti su un piccolo e caratteristico trenino rosso a vapore con tanto di fischio e sedili di legno. Pianino pianino dopo 30 minuti siamo arrivati sulla vetta del monte Shafberg a 1730 m.
La vista quassù lascia davvero senza parole. A 360 gradi avrete tutti intorno a voi la meraviglia di laghi incastonati in mezzo a boschi e foreste verdi, con le montagne sullo sfondo e il cielo così vicino che puoi toccarlo. In vetta è presente un ristorante e diversi punti ristoro.

NB: Vi consiglio, come sempre se possibile di scegliere periodi di non altissima stagione. Il trenino infatti viene riempito fino all’orlo e i posti sono pochi e contati. Per questo motivo sei costretto a prenotare la discesa dopo un tot di ore, a seconda della disponibilità.

Austria da visitare: la strada sulla Postalm che porta da Strobl a Voglau.

austria con i bambini

Se siete alla ricerca di spazi sconfinati e animali in libertà questa strada poco conosciuta fa per voi!
Per accedervi c’è da pagare un pedaggio ma ne vale veramente la pena.
La natura incontrastata vi accompagnerà lungo il percorso come dentro un’oasi naturale fino a raggiungere una prateria immensa con decine di cavalli in libertà.
Noi ci siamo fermati e siamo scesi a fare una passeggiata. I cavalli sono maestosi e mansueti e hanno continuato a brucare l’erba senza scomporsi più di tanto. Se tirate fuori una carota o un pezzo di pane, diventeranno improvvisamente molto più amichevoli.

Austria in famiglia: fattoria Gut Aiderbichl

austria con i bambini

A 20 minuti da Salisburgo non potete perdere l’occasione di visitare questo vero e proprio Santuario degli animali.
Qui da più di 20 anni Michael Aufhauser e Irene Florence hanno costruito un rifugio per animali di tutte le razze e  provenienze.
Tutti gli animali sono stati salvati da situazioni di abbandono, maltrattamenti, a volte dal macello. In altri casi si tratta di esemplari  con qualche handicap che gli impedirebbe di sopravvivere in natura.
La particolarità di questo paradiso per i bambini è il fatto che moltissimi animali sono liberi di passeggiare liberamente ovunque ed essendo abituati alla presenza delle persone sono molto affettuosi.

Mia figlia ha passato la giornata ad abbracciare, baciare e coccolare asini, mini pony, lama.
La fattoria comprende una vastissima area verde, un punto ristoro e un piccolo negozio.

Sono presenti più di 1000 animali di tutti i tipi: cavalli, caprette, conigli, mucche, asini, volpi, lama ma anche scimmie, maiali.

Questo luogo è l’occasione per avere un contatto fisico e diretto con gli animali, che sono i veri padroni di casa.

Tutto il ricavato è destinato alla sopravvivenza di questo piccolo paradiso. Io non volevo andare più via e mi sarei portata dietro il piccolo pony mascotte del centro.

Austria con i bambini: le Miniere di Sale di Dürrnberg,Hallein

Ero un po’ incerta fino all’ultimo se fare questa visita. Mi immaginavo qualcosa di molto noioso e lungo, ma mi sono dovuta ricredere.
Prima di scendere a più di 200 metri sotto terra ti forniscono giubbotti e pantaloni da indossare sopra i vestiti. La temperatura preparatevi, sarà di 10 gradi.

Il viaggio sotto terra inizia in maniera piuttosto divertente e rocambolesca perché, dopo essere stati divisi per gruppi, si sale letteralmente in groppa ad una sorta di carrello-trenino che vola dentro la pancia della terra.

All’interno la guida parla anche in Italiano e ci sono dei video che raccontano la storia della miniera. La visita comprende inoltre, un giro in battello in un lago salato molto suggestivo e una doppia discesa da grossi scivoli di legno. La passeggiata è facile e comoda anche per i bambini e dentro il tunnel sotterraneo si attraversa diverse volte il confine con la Germania.
Regalini, assaggi e shop finale coronano una gita divertente per tutta la famiglia

 

Per qualsiasi dubbio o consiglio come sempre sono qui!

Scopri un altro paese super kids friendly

Nel Sulcis con i bambini: non solo mare

Nel Sulcis con i bambini: non solo mare

Il Sulcis e’ un territorio bellissimo, ricco di attrazioni per tutti i gusti e perfetto da visitare con i bambini. In particolare questo territorio conserva un carattere fiero e selvaggio che lo rende ancora un luogo magico e affascinante.

Vi lascio qualche consiglio per una gita nel Sulcis con i bambini.
L’ideale sarebbe avere qualche giorno a disposizione per apprezzare senza fretta questa zona e per ammortizzare la strada che pur bellissima, presenta un po’ di curve. Noi partendo da Cagliari siamo tornati in giornata comunque, senza grandi problemi.

Borgo Sant’Angelo

sulcis con i bambini

Partendo da Cagliari sulla SS 130 fino ad Iglesias e prendendo la SS 126, abbiamo fatto tappa al Borgo abbandonato San’Angelo. Io ho un’attrazione particolare per i villaggi abbandonati, le realtà sommerse che raccontano tempi e storie lontane.
Il Borgo nasce insieme al paese di Fluminimaggiore nei primi anni del 1700. In particolare, faceva parte di una grande tenuta agro pastorale sarda dove si estendeva una foresta di 12ֹ000 ettari appartenente alla famiglia Modigliani.
Superato un piccolo bar, ( dove abbiamo bevuto un caffè e preso un gelato) dietro un grande cancello, appare la bella casa padronale.
Dal terrapieno è ben visibile la chiesa dedicata agli “angeli custodi”.
Dal piazzale della villa si accede ad altri due edifici: il locale di un’officina e i locali destinati alle stalle. Attualmente nel Borgo vivono una 10 persone.

Il Sulcis con i bambini: il Tempio di Antas e le Grotte di “Su Mannau”

Il Tempio di Antas è  immerso in una vallata verde tra i monti ed è perfetto per riposarsi e lasciar pascolare i bambini in libertà. Per quelli che ci credono sul serio si può partire da qui per  un trekking a piedi ( due ore) fino alle grotte di “Su Mannau”.
Per tutti gli altri, in pochi minuti di macchina si arriva alla grotta.
Ritenuta, a ragione, una delle più belle d’Italia, la grotta di Su Mannau è piuttosto fruibile grazie alle passerelle sospese. I bambini resteranno a bocca aperta per i colori delle rocce e per la lucentezza dei cristalli. Per i bimbi più piccini ( sotto i 4 anni) tuttavia, il percorso è un po’ lunghetto.

Il Sulcis più autentico: le Miniere su Zurfuru

sulcis con i bambini

Il sito Minerario Su Zurfuru è possibile visitarlo su prenotazione. Lo consiglio a tutti coloro che vogliono fare un viaggio autentico attraverso la storia delle miniere, grazie soprattutto ai membri dell’ Associazione “Su Zurfuru Mine” . Si tratta di minatori e appassionati di archeologia, impegnati a valorizzare e rendere fruibile un passato che racconta le radici più profonde di questi luoghi.

Ultima tappa nel Sulcis con i bambini: Fluminimaggiore e Portixeddu

sulcis con i bambini

L’ultima tappa l’abbiamo dedicata a Fluminimaggiore con i suoi murales. Abbiamo poi pranzato con una vista mozzafiato sulla spiaggia di Portixeddu, selvaggia e immensa.

Ho scoperto un hastag legato a questa spiaggia bellissima : #portixeddubellavita, si capisce facilmente il perché.

Se tornate verso l’ora del tramonto vi consiglio la litoranea Buggerru- Masua- Nebida, indubbiamente una delle strade panoramiche più belle della Sardegna

Se vuoi conoscere un paesino da fiaba in Sardegna, puoi leggere il mio articolo su Sadali

Pin It on Pinterest