Sulla piattaforma Ig sono incappata su un post e un relativo hastag creato da Bettyconcept, una brava stilista e donna piena di spunti.
#piccolemaniecondivise ha avuto l’effetto di una detonazione, aprendo un varco spazio-temporale che mi ha catapultato nel mio passato fanciullesco. Ho iniziato a ripensare a tutte le piccole manie o anche soltanto le abitudini che avevo da bambina e che nel corso del tempo ho perso o dimenticato.
Ho fatto una riflessione guardando la mia piccola cinquenne che ogni giorno scalpita per trovare il suo personalissimo modo di stare al mondo.
Le manie dei bambini
Tutti i bambini possiedono chi più chi meno delle piccole manie, fissazioni, idiosincrasie, abitudini, possiamo chiamarle in tanti modi. Vi suoneranno dunque familiari cose tipo:
- Dividere i biscotti o i gelati in pezzi e mangiarne solo una parte.
- Camminare dentro i bordi delle piastrelle (la mia per non cadere nella lava 😊)
- Non indossare mai nulla che abbia bottoni ma solo cerniere
- Indossare la stessa maglietta per settimane anche se assume vita propria.
I bambini vivono in questo mondo di tic o trick.
Devo ammettere che anche quando era più piccola ho sempre cercato di arginare questi atteggiamenti, nonostante lei non sia tra le bambine più fissate che conosca.
Ho sempre pensato che queste piccole manie in realtà la imprigionassero dentro condizionamenti futili e atteggiamenti compulsivi e per questo ho cercato di estirparle, nell’illusione di renderla più libera.
Ultimamente però ho riflettuto e fatto autocritica.
Il tempo passa e lei cresce, inizia ad avere i suoi gusti e a fare i suoi esperimenti.
Io la lascio fare ovviamente ma ancora oggi certi gradini mentali mi infastidiscono.
Molto spesso perché fanno oggettivamente schifo, come tutto ciò che riguarda cibo, bevande e pulizia personale.
Molto spesso ancor di più perché ci fanno perdere tempo.
Dunque è tutto un: “muoviti, andiamo, lascia perdere”. Più io le metto fretta più lei rallenta e si incaglia nei suoi pensieri e nelle sue attività.
Tutto questo mi ha costretto a vedere le cose da un punto di vista differente
Sono forse queste fissazioni dei piccoli riti che i bambini è sano e giusto abbiano?
Sono forse delle stanze che arredano per prendere le misure, per trovare sicurezza, per definire se stessi?
E io ?
Io che non solo ho perso ma ho anche dimenticato tutto quello che facevo da piccola come leccarmi le ferite con la lingua, seguire il contorno delle cose e spolverare i biscotti prima di inzupparli nel latte, ecco io sono davvero più libera o solo più condizionata e sicuramente più vecchia?
La mia è una riflessione come spesso mi accade senza assolutismi, sicuramente l’equilibrio sta nel buon senso ma mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate e conoscere tutte le vostre piccole grandi manie del passato e perché no anche del presente
Ancora oggi io, quarantunenne, scendo dal letto ed entro in ogni nuovo ambiente tassativamente con il piede destro, compro frutta e verdura solo in pezzi dispari e mangio i biscotti già rotti nella scatola per lasciare gli interi a godersi la meritata sovranità della confezione.. ..e anche i miei figli hanno le loro:
Andrea non chiude l’astuccio se i pastelli non sono in perfetta scala cromatica e, ovviamente, al grido di THEFLOORISLAVA non pesta i bordi delle piastrelle!
Ora, detti tutti così in fila, potremmo sembrare una famiglia di fissati; in realtà io credo che ognuno abbia qualche piccola.. mania? Vogliamo chiamarli accorgimenti?
Personalmente io vivo i miei come piccoli rituali che vogliono solo palesare la mia intenzione di far bene, di avere un approccio positivo, e quindi me li concedo senza troppi problemi.. ..anche perché vengono eseguiti con la più totale nonchalance e quindi nessuno se ne accorge!!!! 😁
Hahahaha ma qui c’è del genio! Però mi fa piacere vedere che ci sono adulti che “coccolano” questi rituali e li rispettano. Qui comunque facciamo fatica a mettere i cappucci ai pennarelli figurati la scala cromatica 😁